Buchmesse, calano lettori ed editori ma crescono digitale ed ebook

09 Ottobre 2014   07:18  

Calo di lettori, del numero di case editrici, ma crescita del mercato digitale. E' questo il quadro dell'editoria italiana nel 2013, fatto di poche luci e diverse ombre, presentato alla Fiera del Libro di Francoforte dall'Associazione Italiana Editori (AIE)

Le case editrici che hanno pubblicato almeno un libro nel 2013 sono state 4.534 (-1% sul 2012), con una su quattro (1.187) che ha pubblicato piu' di 10 titoli, che nell'anno passato sono stati complessivamente 64mila, con un calo del 4,1% su carta, ma con una crescita del 43% sul digitale. Considerando anche i titoli educativi, il calo complessivo e' stato del 9,1%. Nel 2013 si e' ristretto del 6,1% il bacino dei lettori, con una diminuzione del 2,3% delle copie vendute e parallelamente un calo dei prezzi di copertina, sia dei libri di carta (-5,1%) che degli ebook (-20,8%, al netto dell'Iva).

Tanti gli ebook scaricati e letti, che pero' producono fatturati ancora modesti: non si arriva infatti a 40milioni di euro, con un'Iva al 22% che limita le potenzialita' di crescita del segmento editoriale digitale. L'altro segnale, importante per il ruolo dell'Italia nel mondo, e' che cresce anche il peso e il ruolo dell'editoria italiana in chiave internazionale, con un aumento delle vendite di titoli all'estero (+7,3%) e con una crescita dell'export del libro fisico (+2,6%). 

Negli ultimi giorni c'è stata anche la presentazione del nuovo lettore di ebook "kindle" con inchiostro digitale, schermo touch e dal prezzo molto aggressivo di 59€ (già leggendo 5/6 libri l'anno si inizia a risparmiare sul cartaceo).

Gli ebook piacciono perchè sono pratici, non occupano spazio e costano mediamente il 50/70% in meno della rispettiva edizione cartacea.

Noi abbiamo recensito l'ultimo kindle e ne siamo rimasti sorpresi.

L'insieme del digitale oggi rappresenta l'8% del mercato, mentre Il mercato del libro scende sotto quota 3 miliardi. La filiera editoriale nel 2013 ha sviluppato un fatturato di 2,660 miliardi di euro con una flessione del -6,8% (pari a 194,2 milioni di euro in meno). Rispetto al 2010 si sono persi 572 milioni di euro pari al -17,7% (nella stima non sono considerate le vendite di libri allegati a quotidiani e periodici). I segni negativi attraversano praticamente tutti i generi, con la sola eccezione dell'editoria per bambini e ragazzi.

I libri si comprano ancora in libreria (indipendente e di catena), ma il carrello e' sempre piu' quello degli store online. Torna a crescere la vendita di diritti di autori italiani all'estero, con 4.587 titoli venduti nel 2013 (+7,3% sul 2012, ma +155,4% dal 2001). Per il 2014 lo scenario sembra confermarsi negativo. Nei canali trade si registra nel primo semestre un -6,6% a valore (-33,7 milioni di euro rispetto allo stesso periodo.


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