Dylan Dog 2026: quarantennale, nuove collane, ritorni eccellenti e una serie TV non ancora pronta

02 Novembre 2025   10:38  

Durante l’incontro di sabato 1 novembre all’Auditorium del Suffragio, Barbara Baraldi, Franco Busatta e Michele Masiero hanno svelato un’ampia panoramica sulle novità dedicate all’Indagatore dell’Incubo in vista del quarantennale del personaggio, che cadrà nel 2026.

Prima, però, due momenti che hanno attirato grande attenzione da parte del pubblico:

Abbonamento postale
Il sistema di abbonamento postale Bonelli, attivo da un anno, è stato confermato e sta funzionando “molto bene”. Gli albi arrivano in anticipo e in perfette condizioni, un servizio pensato soprattutto per i lettori delle zone dove le edicole stanno scomparendo. Busatta ha chiarito che, per ragioni burocratiche e di registrazione postale, non è ancora possibile includere in un unico abbonamento anche le altre testate dylaniate – come Old Boy, Color Fest o Bis – poiché ognuna è registrata come collana autonoma. Tuttavia, la casa editrice sta valutando soluzioni per ampliare il servizio in futuro.

Serie TV e distribuzione digitale
Alla domanda del pubblico sulla serie televisiva, Michele Masiero ha ribadito che il progetto non è stato abbandonato. È tuttora in sviluppo presso Bonelli Entertainment, la divisione audiovisiva della casa editrice, in collaborazione con Atomic Monster, la società di James Wan (creatore di The Conjuring e Insidious). Non sono stati forniti dettagli su date o piattaforme, ma il tono è stato ottimista: “arriverà, abbiate pazienza”, ha detto Masiero, lasciando intendere che la serie rientra nella più ampia strategia multimediale che Bonelli porterà avanti nei prossimi anni.

Subito dopo, dal pubblico è arrivata anche una domanda sulla distribuzione digitale di Dylan Dog attraverso la piattaforma Bonelli Digital Classic. In questo caso, Masiero ha preferito glissare elegantemente la questione, limitandosi a una battuta ironica che ha suscitato una risata generale, senza fornire risposte concrete. Un modo gentile per confermare che, almeno per ora, nessuna edizione digitale ufficiale di Dylan Dog è in programma.


Il 2026 sarà dunque un anno centrale per Dylan Dog, che festeggerà i suoi 40 anni di pubblicazioni. Tutte le testate dedicate all’Indagatore dell’Incubo porteranno in copertina un logo celebrativo del quarantennale, a partire da gennaio.

La prima grande uscita sarà la nuova Enciclopedia della Paura, prevista per il 25 novembre. Copertina e cornice gotica sono di Paolo Martinello, nate da uno schizzo di Claudio Lanzoni, con il coordinamento di Barbara Baraldi e Franco Busatta. Il volume è concepito come una “antologia antica”, sul modello di Fantasmagoriana, e conterrà quattro storie inedite. Nei redazionali troveremo la sezione “Classifica 666”: sei classifiche di sei titoli curate da sei editor diversi su temi come fumetti, musica, film horror, serie TV, libri e videogiochi. Restano inoltre le voci tematiche per le storie, firmate da autori come Lucia Rasi, Alessandro Russo & Casadinuovo, Andrea Gallo (ai testi con Cavalletto e Marinetti ai disegni) e la stessa Baraldi insieme a Porretto e Mericone, con i disegni di Mutti.

Da primavera 2026 debutterà poi una nuova collana antologica, titolo di lavorazione “Dylan Dog Horror Stories”, formata da racconti brevi autoconclusivi da 128 pagine. Il numero inaugurale sarà firmato da Marco Nucci e Corrado Roi, e rappresenterà una sorta di erede spirituale dei vecchi speciali dylaniati.

La collana Old Boy proseguirà nella sua nuova veste, con copertine di Marco Nizzoli, e con un albo celebrativo del quarantennale sceneggiato da tre autori diversi. L’imminente numero sarà l’ultimo firmato da Montanari, storico disegnatore scomparso recentemente.

La serie regolare, invece, ospiterà un albo a colori scritto da Barbara Baraldi, che esplorerà un frammento inedito del passato di Dylan Dog. Il nome del disegnatore resta segreto, ma si tratta di un autore molto legato alla tradizione bonelliana.

Tra i ritorni del 2026 figurano Giampiero Casertano (gennaio), Claudio Chiaverotti (febbraio, con una storia di San Valentino “rosso sangue”), Fregieri (marzo) e Gianfranco Manfredi, con un soggetto postumo completato in redazione. Inoltre, Paola Barbato tornerà con una storia illustrata da Stefano Saudelli.

Il Bis estivo ospiterà una storia firmata da Giancarlo Marzano e disegnata da Tanzillo, ambientata nei primi del ’900 e ispirata a The Elephant Man di David Lynch, mentre il Bis autunnale manterrà un tono più crudo e slasher.

Nel 2026 arriverà anche un Color Fest-tributo a Carlo Ambrosini, con disegni di Ornigotti, Paolo Bacilieri e Camagni, e colori di Erika Zamborlini e Benedetta Bendazzoli. L’albo, articolato in epoche diverse, è pensato come un omaggio corale a uno dei maestri storici di Dylan Dog.

Infine, è stato annunciato un esperimento di continuity tra la serie regolare e il Color Fest: una storia di Alessandro Russo e Sergio Gerasi introdurrà un nuovo personaggio che riapparirà, a distanza di pochi giorni, in un racconto di Marco Galli. Entrambe le storie saranno leggibili separatamente, ma costruite come due capitoli di un unico evento narrativo.

Il messaggio finale dal palco è stato chiaro: Dylan Dog entra nel suo quarantesimo anno come un universo vivo e in espansione, tra tradizione e sperimentazione, nel segno della continuità con Tiziano Sclavi, che resta coinvolto nel vaglio delle sceneggiature e nel mantenere intatta l’anima più autentica dell’Indagatore dell’Incubo.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore