Cari Lettori un Dylan Dog, questo, che fa tornare la voglia di leggere le sue storie.
Gigi Simeoni confeziona una narrazione vecchio stile con l'indagatore dell'incubo, Groucho ed anche Bloch al centro della stessa e con atmosfere chiaramente da Dylan classico riadattato (ma bene).
Un sovrintendente che segue l'indagine come un poliziotto di quartiere, tecnologia totalmente anni '80, assenza ingiustificabile di Tania e Carpenter (per quanto possa essere una buona cosa).
Al netto di questo che è solo il giudizio su una rivoluzione a metà voluta, ma non finita dal curatore attuale, la storia di Simeoni si fa leggere benissimo, è chiara, scorrevole, inquietante ed a tratti delirante grazie ad un Groucho veramente in grandissima forma.
Ne parliamo meglio nel video del Merenda a Fumetti, ma intanto scappate in edicola ed andate ad accaparrarvi uno dei migliori Dylan Dog degli ultimi anni.
Voi che ne pensate? Ci leggiamo nei commenti
Ciao Belli!!!
Soggetto: Simeoni Gigi
Sceneggiatura: Simeoni Gigi
Disegni: Simeoni Gigi
Copertina: Cestaro Gianluca, Cestaro Raul
Dylan indaga su una serie di intellettuali morti e mummificati a distanza di decenni l’uno dall’altro. A collegarli, c’è anche un curioso ossimoro: nascita mortale. Nel frattempo, Groucho ha modo di mettere a frutto il proprio ingegno linguistico frequentando un corso di scrittura creativa.
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