"Una vita tranquilla", noir mediocre impreziosito da Servillo

La recensione del film

20 Novembre 2010   13:48  

Regia: Claudio Cupellini
Cast: Toni Servillo, Marco D'Amore, Francesco Di Leva, Juliane Köhler, Leonardo Sprengler, Alice Dwyer, Maurizio Donadoni, Giovanni Ludeno, Micki Bertling, Ulrich Cyran, Nick Dong-Sik, Hans Joachim Heist, Joachim Kretzer, Edoardo Melone, Franco Melone, Daniel Roesner, Enzo Salomone, Lucia Schlör, Hildburg Schmidt, Andreas Wellano
Genere: Noir
Durata: 105 minuti
Voto: OO 1/2

Rosario Russo ha poco più di cinquanta anni. Da dodici vive in Germania dove gestisce, insieme alla moglie Renate, un albergo ristorante. La sua vita scorre serena: ha un bambino, un aiuto cuoco che è anche un amico, e molti progetti per il futuro. Un giorno di febbraio, però, tutto cambia. Nel ristorante di Rosario arrivano due ragazzi italiani. Uno si chiama Edoardo ed è il figlio di Mario Fiore, capo di una delle più potenti famiglie di camorra. L'altro si chiama Diego, e Rosario lo riconosce subito, anche se non si vedono da quindici anni…


"Una vita tranquilla" è la celebrazione di un attore, Tony Servillo, capace di dare intensità e forza ad un film altrimenti modesto, seppure parta da un'idea brillante e con ottimi propositi. Il tentativo di descrivere l'ambiguità dell'essere umano, capace di essere sia dottor Jekylll che Mr. Hyde è interessante ma non ben riuscito.


Claudio Cupellini ("Lezioni di cioccolato") è regista di talento, capace di spaziare tra generi molto diversi senza soffrire troppo, eppure il suo talento visivo non riesce a sopperire le lacune di una sceneggiatura, alla cui stesura ha collaborato, fragile come i personaggi che descrive.


Tutto il prodotto viaggia al livello di un 'aurea mediocritas', che non lascia possibilità di grosse obiezioni ma nemmeno di entusiasmo. A conti fatti, insomma, si ha la sensazione di una pellicola di modesto livello, da ricordare soltanto (è un modo di dire) per la splendida interpretazione di Tony Servillo.


Bravini anche i comprimari Marco D'Amore e Francesco Di Leva nei panni, rispettivamente, del figlio segreto del protagonista e dell'amico camorrista del ragazzo. "Una vita tranquilla" è un pezzo di bigiotteria diventata perla nelle mani di 're Mida' Servillo. Decente.

 

Francesco Balzano

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