Cari Lettori , il manga che vi presento oggi è sbagliato, sconvolgente, fortemente ripugnante e lo dice la stessa Jpop sul retro di copertina di una confezione blisterata e poi chiusa da una fascetta incollata per non svelarne il contenuto… il tutto rafforzato da una scritta a caratteri cubitali “Riservato ad un pubblico Maggiorenne”.
Una storia che mi ha letteralmente sconvolto e che è un errore pubblicare in Italia. Harada non solo parla di temi delicatissimi come la pedofilia, la la associa (in qualche modo) all’omosessualità e poi giustifica la prima. Probabilmente l’autore ci vuole dire tutt’altro (anche se quel che scritto è scritto insomma…), ma il risultato è un manga che pare giustificare un carnefice vittima di un sistema e inchiodare una vittima complice del sistema stesso.
Mi vien difficile anche solo tenere una cosa del genere in libreria, non sono assolutamente per alcun tipo di censura, ma per approcciare ad una tale storia ci serve preparazione e il manga di Jpop non ci prepara a nulla, ce la sbatte lì come fosse cenerentola e non va assolutamente bene.
Sinossi:
Yui è un liceale con un’ossessione: ritrovare il suo “fratellone”. Così chiamava da bambino un ragazzo più grande, che adorava, ma da cui è scappato piangendo dopo una tentata violenza sessuale. Da allora non lo ha più rivisto, e il trauma, negli anni, si trasforma nel bisogno di reincontrare questa persona. Chi era il fratellone, cosa è diventato, e soprattutto, quali sono le ragioni che lo hanno spinto a fare ciò che ha fatto a Yui? Harada esplora un’idea distorta di amore, le ragioni per cui una persona può trasformarsi in un mostro, ricordandoci che niente è mai solo ciò che sembra in superficie.
Ci leggiamo nei commenti e se avete letto la descrizione commentate con “liceale”, Ciao Belli!!!!
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