"La ragazza di fuoco" di Suzanne Collins è il seguito dell'apprezzatissimo "Hunger Games", nonché secondo volume dell'omonima trilogia, pubblicato dalla Casa Editrice Mondadori.
Nel precedente capitolo la narrazione di Katniss si interrompeva al termine degli Hunger Games.
I giochi si sono conclusi e Katniss ed il suo "innamorato" possono rientrare al loro Distretto carichi di un pesante bagaglio interiore e consapevoli, soprattutto Katniss, di aver infastidito con il loro eclatante gesto il presidente Snow.
Le conseguenze sono state l'immediata uccisione del capo degli Strateghi e l'aumento delle guardie (Pacificatori) inviate nei distretti per tenere sotto controllo la situazione.
Questo perché il gesto di Katniss, agli occhi del presidente Snow, è apparso come la prima scintilla della rivolta; come una sfida.
«Lei ha acceso una scintilla che, se lasciata incustodita, può crescere e trasformarsi in un incendio che distruggerà Panem»
Katniss, Peeta e Haymitch sono tornati nel Distretto 12 e si sono trasferiti nelle loro nuove case al Villaggio dei Vincitori con i confort degni dei cittadini di Capitol City.
L'autrice evidenzia ancora nettamente il contrasto tra il grigiore dei distretti e dei loro abitanti e l'arcobaleno di Capitol City con i suoi cittadini con i vestiti su misura ed i tratti chirurgicamente perfezionati.
Fervono i preparativi per il Tour della Vittoria dove i vincitori degli Hunger Games, insieme alla loro squadra di preparatori ed al loro mentore, saranno obbligati a passare di distretto in distretto per festeggiare, secondo quanto imposto da Capitol City.
Il senso di nostalgia e disagio per la nuova situazione creatasi alla chiusura degli Hunger Games che pervade la prima parte del romanzo, lascia ben presto spazio ad altri sentimenti più forti come la rabbia e il dolore.
L'autrice ha delineato dei personaggi che ti entrano nel cuore e che difficilmente si possono dimenticare. Inoltre il precedente film realizzato sul primo romanzo ha il pregio di aver dato un volto, secondo me molto azzeccato, ai nostri beniamini.
Non puoi rifiutarti di partecipare agli Hunger Games.
Una volta scelto, il tuo destino è scritto. Dovrai lottare fino all'ultimo, persino uccidere per farcela. Katniss ha vinto.
Ma è davvero salva?
Dopo la settantaquattresima edizione degli Hunger Games, l'implacabile reality show che si svolge a Panem ogni anno, lei e Peeta sono, miracolosamente, ancora vivi. Katniss dovrebbe sentirsi sollevata, perfino felice.
Dopotutto, è riuscita a tornare dalla sua famiglia e dall'amico di sempre, Gale.
Invece nulla va come Katniss vorrebbe. Gale è freddo e la tiene a distanza. Peeta le volta le spalle.
E in giro si mormora di una rivolta contro Capitol City, che Katniss e Peeta potrebbero avere contribuito a fomentare.
La ragazza di fuoco è sconvolta: ha acceso una sommossa. Ora ha paura di non riuscire a spegnerla.
E forse non vuole neppure farlo.
Mentre si avvicina il momento in cui lei e Peeta dovranno passare da un distretto all'altro per il crudele Tour della Vittoria, la posta in gioco si fa sempre più alta.
Se non riusciranno a dimostrare di essere perdutamente innamorati l'uno dell'altra, Katniss e Peeta rischiano di pagare con la vita...
Suzanne Collins
La sua carriera inizia nel 1991, quando inizia a scrivere sceneggiature per programmi televisivi per bambini. È diventata famosa grazie al romanzo Hunger Games, primo di una trilogia. L'idea degli Hunger Games (giochi della fame) si è fatta strada nella sua mente quando faceva zapping tra le immagini dei reality show e quelle della guerra vera. I suoi libri sono stati tradotti in 40 paesi e continuamente ristampati: negli Stati Uniti Hunger Games ha raggiunto i 60 milioni di copie.
Un vero caso editoriale, tanto che la rivista "Time" ha nominato Suzanne Collins tra le 100 più influenti personalità nel 2010.