THE PROMISED NEVERLAND, Molto Più Profondo di Quel che Promette #shorts | lucadeejay

Cari Lettori, devo ringraziare la curiosità di Anna se mi sono avvicinato a questa bella, ma terribile, storia.
The Promised Neverland lo ha comprato lei per prima e per prima lo ha letto (non tutto), così anche io ho voluto leggerlo, dopo le sue piacevoli insistenze, e mi sono ritrovato in una storia decisamente interessante che consiglio proprio a tutti.
Questo perché il target Shonen non è assolutamente corrispondente ad un “bambini” occidentale e il racconto è assolutamente adatto anche agli adulti che sappiano apprezzare una storia di ragazzini, ma con tanta suspance e molta, forse troppa, critica sociale.
Non mi riferisco solo al veganesimo, ma anche al vero centro del racconto e cioè il disincanto dei bambini e il loro utilizzo anaempatico da parte degli adulti… argomento che riprenderemo nell’intervista a Michele Medda autore di Nathan Never che già 10 anni fa ne parlava sulle pagine del fumetto targato Bonelli (tanto per capire come le sensibilità degli artisti varchino gli oceani e i generi).
Voi che ne pensate? Ci leggiamo nei commenti, Ciao Belli!!

Ps. Ci vediamo a fine lettura per il video lungo

Dall’editore:
La nuova hit proveniente dalle pagine di Weekly Shonen Jump (Dragon Ball, One Piece). Emma, Norman e Ray vivono felici fin dalla nascita in un orfanotrofio circondato da un fitto bosco, accuditi da un’amorevole “mamma”. La loro illusione di normalità va in pezzi quando scoprono cosa succede davvero a chi lascia la casa per essere “adottato”, e cosa nasconde il muro che delimita il bosco: ai ragazzi non rimane che ingegnarsi per cercare la fuga. Inizia un letale gioco del gatto con il topo!

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