Il Mondo Oscuro di Dragonero ha posto un reset nella lettura delle vicende dell’Erondar, un nuovo punto d’inizio.
Questo grazie a personaggi che, nonostante conosciamo dal 2007, sono profondamente cambiati, di nuovo, a causa della pesantissima situazione creatasi dall’invasione degli Algenti Demoni.
Un reset che pone il vecchio lettore completista nello scoprire poco a poco come una catastrofe di tale portata riesca a “sparigliare le carte”, dall’altro pone il lettore casuale o, addirittura, appena arrivato a scoprire a poco a poco chi sono i nostri “eroi” e come erano.
Gli albi sono disseminati di frasi che parlano di persone cambiate, di vecchie inimicizie lasciate alle spalle e di alleanze di fronte al nemico comune.
Enoch e Vietti si prendono tutto il tempo del mondo per descrivere nel loro modo il loro mondo fantastico (e terribile per chi lo vive) forti di una fan base ampia, di vendite completiate e di una gran qualità di scrittura.
In Mondo Oscuro questo “vezzo” se vogliamo chiamarlo così di non assecondare il lettore nella narrazione (ma nel lasciargli un po’ di fan service qua e là nelle storie e farlo contento) è ancor più evidente che ne “il Ribelle”.
SOMMARIO
00:00 Inizio
01:00 NO SPOILER
11:30 SPOILER
Di questo progetto è, ovviamente, consapevole anche Bonelli che spezzetta la narrazione in volumi più o meno utili a conoscere tutta la storia, ma che porta Dragonero ad essere la narrazione più complessa e costosa da seguire dell’intero gruppo editoriale. Che sia un bene o male lo lascio decidere al Lettore.
Venendo a “Il re degli incanti” scritto da Stefano Vietti e disegnato per la gran parte da Fabrizio Galliccia, tranne che per il flashback del “primo giorno” di Ghenna le cui chine e matite sono sempre di Gianluca Pagliarani (detto tra noi non mi stupirebbe un volume che le racchiudesse tutte quando terminate) è un numero che lancia messaggi importanti al lettore e lo fa con lo stile inconfondibile di Vietti che nelle poche tavole dell’albo riesce ad alternare con maestria azione e politica ed in entrambe riesce a catalizzare l’attenzione del lettore semplificando di molto anche i ballons.
In questo numero vedremo ancora Ian protagonista, vedremo un giovane mago militare, il dramma di Ghenna, l’isolamento di Aushofer, la vita da campo, il giovane Re sempre in prima linea nel suo regno, vedremo il Carogna, ma sopratutto ci parlerà della solitudine di Ian che si stordisce di lavoro, di battaglie, di impegno e che ancora non ha fatto i conti con il suo vero nuovo essere.
Dragonero è un padre solo e prima o poi dovrà farci i conti.
Come dovrà fare i conti con il fatto che gli algenti demoni attacchino in massa ogni posto in cui lui si muove, sempre.
Alla fine troverà spazio nel volume anche un ulteriore incontro sul quale ho già fatto numerose speculazioni nel video sul numero precedente.
Voi lo avete letto? Che ne pensate? Vi leggo nei commenti, Ciao Belli!!!
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