"Precious", buon drammone senza troppe lacrime

La recensione del film

05 Dicembre 2010   13:09  

Regia: Lee Daniels
Cast: Gabourey Sidbe, Mo'Nique, Paula Patton, Mariah Carey, Lenny Kravitz, Sherri Shepherd, Nealla Gordon
Genere: Drammatico
Durata: 109 minuti
Voto: OOO

Claireece Precious Jones vive ad Harlem e, nella sua breve vita ha già dovuto affrontare difficoltà a dir poco estreme. Cresciuta tra gli abusi della madre e le violenze del padre, è una povera, analfabeta e obesa adolescente troppo grande per la sua età. Ora, mentre aspetta il secondo figlio, le viene proposto di iscriversi a una scuola alternativa nella speranza che questo possa aiutarla a cambiare la sua vita...

"Precious" avrebbe tutte le carte in regola per commuovere gli spettatori. La storia di questa ragazza grassoccia con una famiglia allo sfascio, stuprata dal padre, semi-analfabeta e contro cui il destino sembra accanirsi è un materiale perfetto per far scendere copiose lacrime dagli occhi di chi guarda, eppure l'operazione riesce solo a metà, per quanto strano possa sembrare.

Il film, insomma, non colpisce in pieno il bersaglio ma lo fa solo di sguincio, perchè la prima parte è davvero grottesca, ai limiti dell'incredibilità. Nonostante la bravura delle protagoniste, il film si attesta su un registro troppo sopra le righe, tanto che alcune scene causano involontariamente qualche risatina. Nel suo intento di differenziarsi dai soliti drammoni d'oltreoceano, la pellicola perde la rotta e riesce a rientare nelle giuste coordinate solo nella seconda parte.

Qui la sceneggiatura decolla, riuscendo a giustificare alcuni comportamenti dei personaggi che qualche minuto prima sembravano insensati. Il regista Lee Daniels adotta uno stile registico pieno di immagini sporche, per dare un senso di maggior realismo alla vicenda (scelta azzeccata) e ricorre a numerosi flashback visionari (scelta sciagurata), riuscendo, comunque, a portare a casa un risultato più che sufficiente.

Lo script di Geoffrey Fletcher stenta un pochino nella parte emotiva, come dicevamo, ma riesce a non cadere nella facile trappola della 'pornografia dei sentimenti' a cui cedono molti sui colleghi, pur ottenendo comunque il risultato di lanciare un bel messaggio. Ottime le prove dei comprimari cantanti prestati al cinema (Mariah Carey e Lenny Kravitz) e di Paula Patton, l'insegnante lesbica di Precious.

Film commovente senza troppa retorica.

Francesco Balzano

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