Parnassus e le altre uscite della settimana

Le recensioni dei film

07 Novembre 2009   17:43  

Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo

Regia: Terry Gilliam
Cast: Heath Ledger, Christopher Plummer, Lily Cole, Andrew Garfield, Johnny Depp, Jude Law, Colin Farrell
Genere: Fantastico
Durata: 122 minuti
Voto: OOO 1/2

Siamo nella Londra dei giorni nostri e Valentina (Lily Cole), la figlia del Dr. Parnassus ha quasi 16 anni e Mr. Nick è pronto a riscuotere il premio. Naturalmente Parnassus che conosce il Diavolo come le sue tasche, è convinto di riuscire a ingannarlo coinvolgendolo in un’altra scommessa con una posta ancora più alta. Entrambi dovranno sedurre cinque anime e portarle dalla loro parte. Il primo che raggiungerà questo obiettivo, deciderà del fato di Valentina.
Heath Ledger ultimo atto. Con Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo, si conclude la filmografia di questo giovane attore, promettente quanto tormentato. Regala un'ultima, grande, prova d'interprete nell'immensa opera allegorica di Terry Gilliam. Il film è una grande metafora sul cosmo, visto con la spiritualità eccentrica dell'ex Monty Python. Parnassus altro non è che Dio, e Valentina sua figlia la Terra, costantemente contesa tra il Padre ed il diavolo e tentata dall'uomo bugiardo e mentitore.
Il grande cineasta realizza un'opera visivamente perfetta, dove lo spettatore rimane a bocca aperta davanti alle mirabilie della macchina da presa, complice una fotografia maestosa dell'italiano Nicola Pecorini. Gli attori tutti, anche gli amici 'sostituti di Ledger (Depp, Law e Farrell) danno un importante contributo al progetto, offrendo un pizzico della loro maestria alla causa. Sarebbe tutto perfetto se non fosse per una sceneggiatura (Charles McKeown) 'alta', forse troppo, per il target di spettatori attratto dal cast, ovvero quello dei blockbuster.
Pellicola narcisista, dunque, attenta un pò troppo a specchiarsi e poco a piacere anche agli altri. Nel cinema, questo continua ad essere un peccato mortale.

Amore 14

Regia: Federico Moccia
Cast: Veronica Olivier, Beatrice Flammini, Flavia Roberto, Raniero Monaco Di Lapio
Genere: Commedia
Durata: 95 minuti
Voto: O

Carolina detta Caro, 14 anni, è alle prese con i primi amori, il primo bacio, la prima volta, l’amicizia, le feste, la scuola, il rapporto spesso conflittuale con i genitori. Ci sono le amiche del cuore, Alis e Clod, con le quali condividere i giorni e i sogni. Ci sono i primi baci rubati nella penombra del portone. C’è la scuola, due nonni meravigliosi che la sanno guardare in fondo all’anima e un fratello leggendario, Rusty James, che aiuta il suo cuore a sognare. E poi c’è l’amore, quello vero, che ha il nome di Massimiliano, incontrato in una libreria un pomeriggio di settembre.
Sex and the City in miniatura, questo è in sostanza Amore 14, ultima fatica senza troppi sforzi di Federico Moccia, il Gigi D'Alessio del cinema italiano. I suoi lungometraggi sono semplici, semplici, come le menti delle protagoniste del film. Tre squinziette in erba, che commettono il tragico errore di confondere l'amore con gli istinti ormonali, da sempre cattivi consiglieri, portando ad essere attratti dall'apparentemente bello, ma in sostanza marcio. Sarà facile per le coetanee delle nostre tre eroine immedesimarsi, del resto Moccia sarà incapace nelle vesti di regista, ma è assolutamente il primo della classe in comunicazione. Davanti ha un pubblico facile da adescare, ed ecco, il gioco è fatto!
Inutile prendere bravi attori per operazioni del genere, basta affidarsi a ragazzine alle prime armi ma molto lolite, e a personagetti (intra)visti al Grande Fratello, senz'altro belli ma con l'espressività di un cassonetto della spazzatura.
Si chiama Amore 14, laddove il numero sta per l'età delle bambine. Ma dell'amore, quello vero, non c'è traccia. Sarebbe stato meglio intitolarlo Sesso 14. Penoso.

Oggi sposi

Regia: Luca Lucini
Cast: Luca Argentero, Moran Atias, Dario Bandiera, Isabella Ragonese, Francesco Montanari, Gabriella Pession, Filippo Nigro, Carolina Crescentini, Michele Placido, Lunetta Savino, Francesco Pannofino, Renato Pozzetto
Genere: Commedia
Durata: 118 minuti
Voto: OO 1/2

Nicola, promettente poliziotto pugliese con un passato da Don Giovanni, ha deciso di mettere la testa a posto e di sposare l’incantevole figlia dell’Ambasciatore. C’è solo un problema: come farà Sabino, un contadino alla vecchia maniera, ad accettare che il figlio si sposi con rito Indù? Nel frattempo, Salvatore e Chiara, due giovani precari senza una lira e con un figlio in arrivo, mettono a punto un piano per organizzare un matrimonio a costo zero: far imbucare i loro 72 invitati alle nozze dell’avvenente soubrette Sabrina e di Attilio Panecci, magnate della finanza. Ancora non sanno però che anche qualcun altro ha  deciso di “imbucarsi” al matrimonio del secolo…. E’ Fabio Di Caio, PM romano che indaga da tempo sui loschi traffici di Panecci mentre cerca di dissuadere il suo anziano padre dallo sposare la sua nuova fiamma, una massaggiatrice poco più che ventenne…
Dopo Ex, arriva un'altra commedia con un cast all stars, tutta all'italiana. Alla sceneggiatura ci sono i due nuovi maestri del genere, Marco Martani e Fausto Brizzi, ormai espertissimi nel portare sul grandeschermo film leggeri quanto educati. Non c'è, infatti, il ricorso alla battuta volgare o al classico peto, tipici della commediaccia anni '70 e dei recenti cinepanettoni, ma un' accurata ricerca della risata di classe. Il meccanismo è quello classico degli episodi intrecciati, dove quattro storie, apparentemente autonome, si annodano sempre di più per poi sciogliersi in un sol colpo. Il rischio più grande era quello di far recitare il torinese Argentero in pugliese, col pericolo di farlo sembrare una macchietta. Pericolo scongiurato grazie alla sua bravura, sempre sorprendente, ma anche, e soprattutto, dalla vicinanza di Michele Placido. La coppia, dopo aver deluso tutti nel sessantottino Il grande sogno, strappa un gran numero di risate in questa veste comica. Bene anche il 'parruccone' Filippo Nigro, perfettamente accoppiato con Carolina Crescentini, mentre delude un pochino Dario Bandiera. Non brilla neanche la coppia Montanari - Pession, ma abbiamo un Renato Pozzetto in un piccolo ruolo,  tornato in gran forma. La scena finale, con lui protagonista, vale da sola il prezzo del biglietto.
Insomma, non sarà ai livelli della migliore tradizione della commedia all'italiana, ma, per essere un film commerciale, fa passare un paio d'ore in allegria, senza impegnare troppo le meningi. Nella vita, in fondo, c'è bisogno anche di questo.

Francesco Balzano

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