Sentenza esemplare a Tokyo: sanzione di 500.000 yen per traduzioni non autorizzate di manga, intensificata la lotta alla pirateria digitale.
Un tribunale di Tokyo ha recentemente imposto una multa di 500.000 yen (circa 3.000 euro) a un individuo riconosciuto colpevole di aver tradotto e diffuso in inglese capitoli della rivista Weekly Shonen Jump di Shueisha prima della loro pubblicazione ufficiale. Questa decisione rappresenta un ulteriore passo nella battaglia contro la pirateria dei manga online, fenomeno in crescita in Giappone.
L'editore Shueisha, noto per serie di successo come One Piece, Jujutsu Kaisen, Dragon Ball e Demon Slayer, ha evidenziato i rischi legati alle traduzioni non autorizzate, che possono diffondersi globalmente tramite social media e siti pirata. Secondo l'Associazione per il Copyright del Software (ACCS), la sentenza sottolinea l'impatto negativo della pirateria digitale e delle traduzioni non ufficiali sul mercato globale del fumetto.
Questo caso si inserisce in un contesto più ampio di azioni legali contro la distribuzione illecita di manga. Nel 2024, un'indagine congiunta delle forze dell'ordine di Niigata e Kumamoto ha portato all'arresto di un gruppo che caricava online copie digitali di Weekly Shonen Jump e Weekly Shonen Magazine di Kodansha prima della loro uscita ufficiale. Due dei responsabili sono stati condannati con una pena sospesa, da scontare solo in caso di recidiva nei successivi tre anni.
Negli ultimi anni, i principali editori giapponesi e il governo hanno intensificato le misure contro la pirateria e le scan illegali, denunciando i danni economici e culturali causati dalla diffusione non autorizzata delle opere. Un rapporto dell'Agenzia per gli Affari Culturali del Giappone del 2024 ha stimato perdite per circa 380 miliardi di yen (circa 2,4 miliardi di dollari) nel settore dei manga a causa della pirateria. Di conseguenza, Shueisha e altre case editrici stanno rafforzando gli sforzi per contrastare questo fenomeno.
Inoltre, il governo giapponese sta valutando l'uso dell'intelligenza artificiale per combattere la pirateria online di anime e manga. L'Agenzia per gli Affari Culturali ha annunciato un progetto pilota da 300 milioni di yen (circa 2 milioni di dollari) per individuare automaticamente i siti web che offrono contenuti giapponesi illegalmente.
Queste iniziative riflettono l'impegno crescente del Giappone nel proteggere i diritti d'autore e nel preservare l'integrità dell'industria del manga, fondamentale per la cultura e l'economia del paese.