La cronaca ad A Tu Per Tu Con L'Autore. Arriva "Reperto 36" dei Fratelli Fiorucci

28 Gennaio 2016   05:00  

E' stato uno degli omicidi più efferati degli ultimi anni, quello che più ha fatto presa sull'immaginario collettivo, l'omicidio della giovane studentessa Meredith Kercher.

Questo lo scenario narrativo del racconto dei fratelli Fiorucci, Luca e Alvaro, entrambi giornalisti umbri.

Ad A Tu Per Tu Con L'Autore del Centro d'Abruzzo Ipercoop di San giovanni Teatino in provincia di Chieti porteranno il loro "Reperto 36", libro nel quale ripercorrono con dovizia di particolari l'inchiesta giudiziaria.

Appuntamento dalle ore 18.00 per colloquiare con gli autori presso la libreria Coop del centro.

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GLI AUTORI

Alvaro Fiorucci, giornalista, è caporedattore del Tgr Rai. Ha scritto: Le donne trafficate, Edimond 2005;Il cacciatore di bambini. Biografia non autorizzata del mostro di Foligno, Morlacchi 2008;Fuorionda. Genesi, cronologia e analisi della questione radiotelevisiva italiana, Morlacchi Editore 2008;Un bambino da fare a pezzi. Rapimento e liberazione di Augusto De Megni, Morlacchi Editore 2009; 48 small. Il dottore di Perugia e il mostro di Firenze, Morlacchi Editore 2012; Il sangue dell donne, Morlacchi Editore 2014.

Luca Fiorucci è laureato in Scienze della Comunicazione. Giornalista professionista lavora al Giornale dell’Umbria.

IL LIBRO

Questo non è il romanzo di un omicidio, né un’inchiesta parallela volta a portare nuova luce sui fatti e sulla loro concatenazione. Reperto 36 è il racconto di un efferato delitto, quello della giovane studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nella notte tra il 1° e il 2 novembre 2007, ricostruito attraverso le parole delle carte processuali e delle diverse, opposte, letture dei giudici che si sono alternati nei vari gradi di giudizio. Dopo il delitto, non solo le vite dei protagonisti implicati nei fatti si stravolgono, ma è l’intera città di Perugia a scontare delle colpe che non sono una sua esclusiva, ma sono conseguenza e specchio delle condizioni di un’intera società.

Il travagliato iter giudiziario del «caso Meredith» – che per ben otto anni ha tenuto sospesa l’attesa di una platea mondiale virtualmente rinchiusa nelle aule di giustizia, nelle quali si è formata la verità processuale – proprio per il modo diretto e approfondito con cui gli autori scelgono di affrontarlo, offre al lettore la possibilità di aprire una riflessione sul tema della giustizia in Italia, della sua amministrazione, dei suoi tempi, della sua organizzazione; ma, ugualmente, gli porge interrogativi altrettanto dirompenti sul potere che, nell’odierna società globalmente connessa, i mass media possono avere nell’influenzare i comportamenti di tutti. Nessuno escluso.


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