La #Gabanelli Dice Addio a #Report. Questa Sera L'Ultima Puntata. @reportrai3 #20annidiMilena

La Giornalista Consegna Il Testimone a Sigfrido Ranucci

28 Novembre 2016   12:35  

Dopo vent'anni, Milena Gabanelli lascia 'Report'.

Lo aveva annunciato la stessa conduttrice storica del programma di giornalismo di inchiesta in apertura della ventesima stagione, il 9 ottobre. Dopo aver mostrato un collage con i volti degli inviati della trasmissione, ha detto che "è venuto il tempo di premiare la loro professionalità". Per questo, ha aggiunto, "ho deciso che sarà la mia ultima stagione alla guida di Report".

Milena Gabanelli dice quindi addio a Report e consegna il testimone a Sigfrido Ranucci, autore di tante inchieste e coautore con lei della testata di Rai3, un avamposto del giornalismo investigativo dal settembre 1997.

Un passaggio nel segno della continuita' tutta interna ad una testata che nacque in terza serata, con un budget di 10 milioni di lire di allora a puntata, praticamente a costo zero con videogiornalisti freelance che utilizzavano la propria telecamera e autoproducevano i pezzi.

''Due righe per dirvi che sto lavorando all'ultima puntata di stagione di Report'',

comincia cosi' il post dell'addio pubblicato sulla pagina facebook ufficiale del programma e della giornalista, seguito da 1 milione 200 mila persone.

''Lunedi' prossimo tireremo un po' le somme su come sono andate a finire le nostre inchieste nel corso dell'anno. Sara' anche la mia ultima puntata alla guida del programma. Al mio posto, dalla primavera ci sara' Sigfrido Ranucci (mio coautore da tanto tempo), insieme alla formidabile squadra di giornalisti che ormai conoscete. Non e' mai una passeggiata decidere di chiudere una grande storia personale e professionale, ma a parte la targhetta sulla porta, Report andra' avanti per la sua strada, e di questo sono felice. Tuttavia... mi mancherete... e volevo dirvelo, in questo spazio familiare''.

Gabanelli lascia così il timone alla schiera di giornalisti che sono cresciuti nella sua ombra e sottolinea che la sua è una scelta irrevocabile: "le hanno provate tutte per convincermi a restare, ma dopo tanto tempo è giusto che siano loro (gli altri della redazione, ndr) a portare avanti un programma che hanno trasformato in un successo".

Lascia Report, ma non il giornalsimo e nemmeno la Rai. "Continuerò a fare il mio mestiere" ha detto, "dentro questa Rai dove sono sempre stata libera di raccontare quello che ho ritenuto doveroso. Magari tornerò a fare l'inviata".

Immediati e infiniti i commenti sul social, pieni di ringraziamento per lo stile Gabanelli, ''grazie Milena per averci informato come dovrebbero fare i veri giornalisti , purtroppo ce ne sono pochi, troppi lecchini con i potenti e politici di turno , ti auguro tutto il bene possibile e spero che continuerai a lavorare per noi ,anche fuori onda ,un forte abbraccio'', scrive ad esempio Livi Mara ma tutti gli altri sono sulla stessa lunghezza d'onda.

Anche l'Usigrai plaude alla Gabanelli e da' in bocca al lupo a Ranucci ''per il testimone pesante e prestigioso''.

La Rai, commenta il sindacato dei giornalisti dell'azienda, ''deve un profondo ringraziamento'' alla Gabanelli.

Nel 2017 saranno 20 anni di inchieste. Proprio la passione per il giornalismo investigativo fu la molla per il gruppo formato dalla Gabanelli con tra gli altri Sabrina Giannini, Bernardo Iovene, Stefania Rimini.

L'inizio non fu facile anche dal punto di vista legale: solo 10 anni dopo la Rai concesse la tutela al programma. La Gabanelli, nata in provincia di Piacenza nel '54, freelance nel dna, e' una 'figlia di Mixer', il programma di Giovanni Minoli per il quale fu, tra l'altro, anche inviata di guerra (dalla Ex Jugoslavia al Mozambico, Somalia e Cecenia). Nel 1991 decise di orientarsi, pur sempre nell'ambito delle inchieste, sul videogiornalismo.

Tre anni dopo realizza, anche qui con il supporto di Minoli, un programma sperimentale di servizi realizzati dai neo-videogiornalisti: Professione Reporter, una vera e propria scuola, anticamera del progetto Report che combinando inchiesta vecchio stile con i nuovi mezzi, abbatte i costi a favore di qualita' e tempi lunghi per approfondire i casi.

Innumerevoli le inchieste, sui temi di economia, pubblica amministrazione, sanita', quasi altrettante le cause, resta la Gabanelli il simbolo del giornalismo 'a schiena dritta', cosi' popolare da aver sfiorato (ma non accettato) la candidatura al Quirinale dagli iscritti a M5S.


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