"L'ultimo dominatore dell'aria", che fine ha fatto Shyamalan?

La recensione del film

02 Ottobre 2010   14:56  

Regia: M. Night Shyamalan
Cast: Noah Ringer, Dev Patel, Nicola Peltz, Jackson Rathbone, Shaun Toub,  Aasif Mandvi, Cliff Curtis, Isaac Jin Solstein, Seychelle Gabriel, Randall Duk Kim, Dee Bradley Baker, Katharine Houghton, Ben Cooke, J.W. Cortes, Francis Guinan, Damon Gupton, Summer Bishil, John D'Alonzo, Keong Sim, Jessica Andres
Genere: Avventura
Durata: 103 minuti
Voto: OO

Un giorno, la giovane dominatrice dell’acqua Katara è fuori a fare praticadelle sue abilità con suo fratello Sokka  quando scoprono un giovane ragazzo di nome Aang. Quando i poteri di Aang diventano evidenti, Katara e Sokka si rendono conto di aver trovato più che solo l’ultimo dominatore dell’aria. Proprio come l’Avatar di cui si era profetizzato – il solo che può controllare tutti e quattro gli elementi – il giovane dominatore dell’aria è l’unica arma in grado di respingere gli attacchi della Nazione del Fuoco e riportare l’equilibrio nel mondo lacerato dalla guerra. Ma Aang sarà in grado di padroneggiare i suoi poteri e diventare l’eroe di cui si ha bisogno prima che sia troppo tardi?

Nel 2005 il Canale Nickelodeon mandò in onda per la prima volta una serie animata intitolata "Avatar: La leggenda di Aang", creata da Michael Dante DiMartino e Bryan Konietzko. A questo cartone, di cui le figlie sono appassionate, si interessò anche il regista indiano M. Night Shyamalan, desideroso di realizzare un qualcosa di diverso dai suoi soliti thriller. Evidentemente, però, il cineasta ha deciso di fare il passo più lungo della gamba, perchè il fantasy non è proprio il genere che più gli si addice.

"L'ultimo dominatore dell'aria" voleva essere, nelle intenzioni, una saga ad episodi sulla falsa riga di "Star Wars". Il problema è che non solo questo prodotto è ben lontano dal capolavoro di Lucas, ma è per giunta una vile scopiazzatura dell'epica per ragazzi, pescando qualcosa da "Il Signore degli anelli" ed altro da "Le cronache di Narnia". Shyamalan, insomma, che voleva accontentare sia i fans del cartoon che i suoi, è riuscito a deludere tutti.

Rimane, comunque, indiscutibile la capacità dell'autore di saper dirigire con personalità ed innovazione le sue pellicole. I mondi fantastici di Aang e soci sono restituiti meravigliosamente e la fotografia è splendida. Ottima anche la 'limpidità' delle scene action, grazie al sapiente aiuto della slow-motion. Degna di nota la direzione dei giovane interpreti, marchio di fabbrica del regista.

Concludendo, "L'ultimo dominatore dell'aria" è un film confezionato con maestria ma povero di conetnuti. Chi andrà al cinema convinto di vedere un'opera all'altezza de "Il sesto senso" o "The Village" è destinato a tornare a casa con l'amaro in bocca. Da Shyamalan si può (e forse si deve) pretendere di più. Da trascurare, senza troppi rimpianti.

Francesco Balzano

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