"Innocenti bugie", un action tutto da ridere

La recensione del film

17 Ottobre 2010   18:55  

"Innocenti bugie"

 

Regia: James Mangold
Cast: Tom Cruise, Cameron Diaz, Peter Sarsgaard, Jordi Mollà, Viola Davis,  Paul Dano, Falk Hentschel, Marc Blucas, Lennie Loftin, Maggie Grace, Rich Manley, Dale Dye, Liam Ferguson, Brian Dykstra, Mark Wallace, Celia Weston, Gal Gadot, Jack O'Connell, Trevor Loomis, Nilaja Sun, Tommy Nohilly, Nicholas Art, Taylor Treadwell, Christian Finnegan, Helen L. Welsh, Kal Thompson, Jerrell Lee, Stream, Nicole Signore
Genere: Azione
Durata: 110 minuti
Voto: OO

L’agente segreto Roy Miller entra a rotta di collo nella vita tranquilla di June Havens, sconvolgendola in modo brusco e improvviso... e venendo anche lui travolto. Partita in aereo da Wichita, in Kansas, June inizia a chiacchierare con l’attraente e misterioso vicino di posto, Roy. All’improvviso tutto cambia e, poco dopo,l’aeroplano atterra a tutta velocità in un campo di grano. A parte loro, nessun passeggero o membro dell’equipaggio è vivo.

La più grande novità portata al cinema degli ultimi anni da "Innocenti bugie" è quella di essere un film tratto da una sceneggiatura originale (quindi non da una serie tv o un romanzo). Patrick O'Neil, autore dello script, si è ispirato alle classiche storie d'avventura rendendo, però, la vicenda attuale ambientandola ai nostri giorni. Il regista James Mangold era forse la persona più adatta a dirigere la pellicola, in quanto da sempre è abituato a giocare con i generi, specie quelli caduti in disuso tipo il western ("Un treno per Yuma"), per reinventarli con tocchi di originalità.
 
In effetti, "Innocenti bugie" comincia con il piede giusto, alternando in maniera impeccabile l'action con lo humor. I due protagonisti, Tom Cruise e Cameron Diaz, dimostrano di avere un buon feeling, consolidato nella loro precedente collaborazione in "Vanilla Sky", eppure non convincono del tutto. Visto il genere, forse sarebbe stato meglio affiancare a Cruise un comico (Ben Stiller?), piuttosto che una donna. La storia d'amore, infatti, è solo un aspetto marginale di questo lungometraggio, che punta decisamente più forte sull'azione e il divertimento.

Per quanto assurdo possa sembrare, comunque, bisogna dire che il personaggio più simpatico risulta essere quello della Diaz, che fa dell'isteria una chiave comica perfetta per spalancare le ganasce del pubblico. Se, come dicevo, il film comincia col piede giusto col passare dei minuti il ritmo cala vertiginosamente e, naturalmente, gli sbadigli abbondano. Probabilmente, considerati storia e cast, era difficile fare di meglio. Ma accontentarsi di così poco è davvero impossibile. Insipido.

Francesco Balzano

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