"Il principe abusivo": Siani si fa in tre

Recensione film

21 Febbraio 2013   14:07  

Genere: Commedia

Regia: Alessandro Siani

Cast: Alessandro Siani, Sarah Felberbaum, Christian De Sica, Serena Autieri, Marco Messeri, Salvatore Misticone, Nello Iorio, Lello Musella

Durata: 97 min

Voto: 000

Antonio (Alessandro Siani) è un napoletano verace che si guadagna da vivere “scroccando” al prossimo e lavorando come cavia per aziende farmaceutiche. Letizia (Sarah Felberbaum) è una principessa che rincorre la popolarità per raccogliere fondi di beneficenza e continuare così l'opera umanitaria iniziata da sua nonna e continuata da sua madre. A legare i due giovani è un piano elaborato dal ciambellano di corte Anastasio (Christian De Sica): un finto fidanzamento della principessa con lo squattrinato la porterà in auge presso il popolo, facendo in modo che possa raggiungere il suo scopo. Il piano sembra funzionare, se non fosse che Antonio si innamora davvero della ragazza. Suo mentore diverrà quindi Anastasio, che a sua volta avrà bisogno dell'aiuto del giovane partenopeo per conquistare la popolana pescivendola Jessica (Serena Autieri).

 

Alessandro Siani, finalmente nel ruolo di protagonista, si fa in tre, recitando, scrivendo la sceneggiatura e passando dietro la macchina da presa per dirigere "Il principe abusivo". Per il suo esordio alla regia, il mattatore napoletano ha scelto una favola moderna con tanto di principessa e castello, con il chiaro intento, come lui stesso ha dichiarato, di portare sullo schermo le atmosfere degli anni '50. Ecco allora comparire a fianco a lui un'attrice come Sarah Felberbaum, che con la sua delicata eleganza si è adattata senza alcuna fatica a un ruolo a lei così congeniale, e un Christian De Sica dal capello brizzolato e politically correrct (chiaro omaggio al Conte Marx del caro padre Vittorio).

            

Il film mostra l'essenza stessa di Siani, con la sua napoletanità esilarante ma mai sopra le righe. D'altronde il personaggio a cui l'attore ci ha da sempre abituati è quello di un partenopeo “anomalo”, che alla naturale carica di simpatia e freschezza affianca un'innata incapacità di gestire gli eventi a cui si trova di fronte, specie in ambito sentimentale (non a caso è stato definito il nuovo Troisi).

 

Il film è senza dubbio molto divertente, anche se dalla metà in poi diventa decisamente troppo “edulcorato” (come direbbe lo stesso Antonio/Siani). Il sentimentalismo straripa e le vicende, più che seguire un filo logico, si srotolano con velocità verso un finale decisamente prevedibile. A dare man forte a Siani c'è un Christian De Sica follemente innamorato di Serena Autieri, con la quale improvvisa un pezzo tratto da Singing in the rain, con tanto di balletto (una scena scritta a posta per lo showman romano?).

  

D'altronde siamo o no in una favola? Il lieto fine è doveroso anche se scontato e se lo scopo finale era divertire il proprio pubblico, Siani come al solito centra l'obiettivo prefissatosi.

di Maria Rita Graziani


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