Calma, calma, calma, Dragonero continua ad essere una delle testate più a fuoco della Bonelli, ma questa storia non convince se presa come volume autoconclusivo.
"La voce della foresta profonda" è, infatti, un tassello della fitta trama che Enoch, Vietti e Barbieri, ma, da sola, sembra non reggere il confronto con il resto delle avventure del trio fantasy bonelliano.
Come sempre, ma non è affatto scontato, a sostenere una storia un po' fiacca restano i magistrali disegni del trio Pagliarani, De Luca, Matteoni che dipingono atmosfere bellissime e riescono con tecniche avanzate a gestire la trama meglio delle parole.
Maestose le tavole su sfondo nero!
Grande merito va poi, ancora una volta, alle copertine di Pagliarani che sono sempre bellissime e che brillano di luce propria grazie alla maestria di Francescutto.
Sia chiaro l'albo non è "brutto" e neanche "inutile", nell'universo erondariano tutto è sempre un tassello che va a comporre la trama che magari sarà utile fra 10 numeri o 100, ma lo sarà.
Magari sarebbe stato meglio creare un doppio numero e non costringere questo albo ad una conclusione che di fatto non lo è.
Spero che dopo aver criticato Dragonero (per la prima volta, possiate continuare ad essere miei amici! :P )
Vi lascio al video
Ciao Belli!!
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