Come un tuono: artefici o succubi del proprio destino?

Recensione film

11 Aprile 2013   18:03  

Genere: Drammatico, Poliziesco

Regia: Derek Cianfrance

Cast: Ryan Gosling, Bradley Cooper, Rose Byrne, Eva Mendes, Ray Liotta, Bruce Greenwood, Dane DeHaan, Ben Mendelsohn, Harris Yulin

Durata: 140 Min

Voto 000

Luke (Ryan Gosling), motociclista/ stuntman con un passato burrascoso alle spalle, decide di cambiare vita a seguito di una paternità inaspettata. Non riuscendo a trovare un lavoro rispettabile che gli permetta di guadagnare abbastanza, inizia a rapinare banche. Questa sua scelta di vita lo porterà a scontrarsi con Avery Cross (Bradley Cooper), poliziotto ligio al dovere, anche lui neopadre. Quindici anni dopo spetterà ai loro figli saldare i conti in sospeso dei propri genitori.

  

Dopo Blue Valentine (2010) la coppia Ryan Gosling e Derek Cianfrance torna insieme per realizzare il terzo lungometraggio del regista statunitense: un melodramma che analizza il rapporto genitori/figli alla luce di un determinismo inesorabile che non lascia nulla al caso.

  

In un universo in cui ogni cosa è generata dal rapporto causa/effetto e il susseguirsi degli eventi sembra procedere secondo un'inarrestabile corsa, esiste una speranza di cambiamento, la possibilità che le future generazioni non commettano nuovamente gli errori delle precedenti? Il film, strutturato come un trittico di cui l'ultima parte dovrebbe rappresentare la nemesi delle precedenti, cerca di dare una risposta a questa domanda.

 

Luke e Avery sono due personaggi completamente differenti, quasi l'antitesi l'uno dell'altro, eppure l'occhio obiettivo di Cianfrance ci spinge a non giudicare, ma a riconoscere che in loro, come in ognuno di noi, c'è (in quantità differenti) bene e male, e a riflettere su quanto gli eventi (e le scelte che conseguentemente siamo costretti a prendere) influenzino la nostra vita. D'altro canto se nessuno è immune dal commettere errori, è pur vero che agli stessi è possibile rimediare, e in questo senso il film lancia un messaggio di speranza, consegnando ai figli le chiavi del proprio destino, che non deve necessariamente coincidere con quello dei loro padri.

 

Un film interessante quello che vede come protagonista un Ryan Gosling decisamente sopravvalutato, al cui fianco spicca un ottimo Bradley Cooper, che, dopo il "Lato Positivo", conferma ancora una volta di essere in grado di alternare a commedie leggere (come "Una notte da leoni") film decisamente più impegnati.

di Maria Rita Graziani

 

 


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