"Ciò che non si vede" di Mirko Garbelli

L'idea un po' sfruttata del riflesso dello specchio che si anima e mostra personalità propria, prende vita in questo breve romanzo che, senza troppe pretese, racconta delle vicissitudini di Matteo giovane ambizioso, preoccupato solo della sua carriera e in balia del suo arrivismo. Tutto della sua vita viene messo in discussione quando il suo riflesso allo specchio mostra tutto il disprezzo per i suoi modi, il suo egoismo e l'incapacità di riconoscere le cose importanti della vita; da lì un percorso doloroso di solitudine e introspezione che porterà alla distruzione o alla rinascita.

Non mi sono innamorata di questo libro, non trovo sia scritto benissimo (ho trovato anche banalissimi errori di ripetizione delle parole) e la storia si svolge in modo troppo prevedibile; si legge in pochissimo tempo, questo si, a parte per la brevità (78 pagine di stampa), ma soprattutto perché si attende un colpo di scena, un finale che ci si augura sia diverso da quello che si immagina, ma purtroppo così non è!