Cinema, addio a Marie Laforêt L'attrice francese, conosciuta come "la ragazza dagli occhi d'oro"

05 Novembre 2019   10:11  

L'attrice e cantante francese Marie Laforêt, conosciuta come "la ragazza dagli occhi d'oro", è morta ieri nella sua casa di Genolier, in Svizzera.

Icona della bellezza ammiccante degli anni '60, interprete di 35 film e di 13 dischi venduti in 35 milioni di copie, aveva 80 anni. Nel 1978 si era stabilita a Ginevra dove aveva aperto una galleria d'arte e in seguito prese la cittadinanza svizzera.

Fu il primo marito, il regista Jean-Gabriel Albicocco, appena sposato nel 1961, a lanciare Marie Laforêt come attrice con il film "La ragazza dagli occhi d'oro", tratto da un racconto di Honoré de Balzac.

L'appellativo rimase come etichetta alla giovane attrice che nel frattempo tentava anche la carriera di cantante incidendo un 45 giri nel 1964 dal titolo "La cantante dagli occhi d'oro" che ottenne subito un enorme successo, sia in Francia che in Europa. E per un certo periodo con il suo fascino sembrò rivaleggiare con Brigitte Bardot.

Con la "La vendemmia dell'amore", scritta da Daniel Gérard, autore di decine di fortunati successi del periodo yéyé, Laforêt entrò anche nelle classifiche italiane. Tra il 1964 e il 1968 tra i suoi successi ci sono le canzoni "Che male c'è", "E se qualcuno si innamorerà di me (La playa)", "Un foulard di seta blu", "Nozze di campagna" e "Manchester e Liverpool". "Guarda dove vai" e "Calda la vita" sono stati gli ultimi successi in italiano. Era nata come Maïténa (nome di origine basca) Doumenach a Soulac-sur-Mer il 5 ottobre 1939. All'età di 58 anni confessò: "Sono stata violentata da un vicino di casa quando avevo tre anni. Quel fatto ha segnato tutta la mia vita". Marie Laforêt debuttò per caso gareggiando in sostituzione della sorella, che aveva rinunciato all'ultimo momento, ad un concorso per giovani talenti organizzato nel 1959 dalla stazione radiofonica Europe 1. Il regista Louis Malle la ingaggiò per "Liberté", un film che non venne poi realizzato e così la sua prima apparizione cinematografica fu nel film "Delitto in pieno sole", diretto nel 1960 da René Clément.

La sua carriera cinematografica l'ha vista recitare tra i numerosi film in "La notte del peccato" (1962), "Il diavolo sotto le vesti" (1963), "Sciarada alla francese" (1964), "Caccia al maschio" (1964), "Colpo grosso a Parigi" (1965), "Le soldatesse" (1965), con la regia di Valerio Zurlini, "La gang dei diamanti" (1967), "C'era una volta Pollicino" (1972), "Poliziotto o canaglia" (1979). Nel 1985 ha inoltre lavorato con Fernando E. Solanas per il film "Tangos - L'esilio di Gardel", Leone d'argento a Venezia. 

Dopo un lungo periodo di assenza dagli schermi, l'attrice si è dedicata di nuovo alla recitazione (in Italia è comparsa nel serial televisivo "La Piovra 3") e in particolare al teatro. Al cinema ha recitato nei film "L'avaro" (1990), per la regia di Tonino Cervi con Alberto Sordi, "Presunto violento" (1990), per la regia di Georges Lautner, "Una fredda mattina di maggio" (1990), con la regia di Vittorio Sindoni (1990), "Tutti gli uomini di Sara", per la regia di Gianpaolo Tescari (1992). Ha recitato anche in "A che punto è la notte", miniserie tv con la regia di Nanni Loy (1994). E' stata sposata cinque volte. Dopo il divorzio dal regista Jean-Gabriel Albicocco, si è unita in matrimonio con Judas Azuelos, poi con Alain Kahn-Sriber, in seguito con Pierre Meyer e infine nel 1990 con Eric De Lavandeyra. Ha avuto tre figli, tra cui l'attrice Lisa Azuelos.


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