"Breaking Dawn - parte 2": addio ai tanto "amati" vampiri

01 Dicembre 2012   12:34  

Genere: Thriller, Fantasy

Regia: Bill Condon

Cast: Kristen Stewart, Robert Pattinson, Taylor Lautner, Dakota Fanning, Maggie Grace, Peter Facinelli, Ashley Greene, Michael Sheen, Kellan Lutz, Jamie Campbell Bower, Nikki Reed, Jackson Rathbone, Mackenzie Foy, Billy Burke, Rami Malek, Lee Pace, Elizabeth Reaser, Joe Anderson, Christopher Heyerdahl, Cameron Bright

Durata: 115 Min

Voto: 00

 

Bella si è risvegliata ed è tutto ormai diverso: è finalmente una vampira ed ha anche una figlia. L'autocontrollo che dimostra è sorprendente e mentre inizia ad abituarsi alle nuove sensazioni che la sua trasformazione comporta, i Volturni vengono a conoscenza della nascita di Renesme. Quest'ultima però viene scambiata per una bambina immortale, ossia un'umana trasformata e perciò deve essere eliminata. Al fianco di Edwaed e Bella, oltre a un nutrito gruppo di vampiri provenienti da tutto il mondo, si schiereranno anche i licantropi, capitanati da Jacob che, ricevuto l'imprinting per Renesme, farà di tutto per preservare la sua incolumità. Tutto è pronto per la battaglia finale.

  

 

E' giunta (finalmente?) la tanto agognata fine della storia che ha appassionato milioni di spettatori in tutto il mondo. Il fenomeno Twilight, circoscritto inizialmente a un target di pubblico giovanile, si è in seguito allargato,  permettendo al film di raggiungere, per il tanto desiderato ultimo capitolo, la quota di 16,8 milioni di euro di incassi in Italia.

 

Il film non si distacca molto per struttura e forma dai precedenti, in special modo da Breaking Dawn parte 1: ad accelerazioni eccessive in alcuni passaggi, seguono delle dilatazioni temporali decisamente evitabili, in altri. In compenso Breaking Dawn parte 2 è un film godibile, in cui i colpi di scena non mancano, così come le inevitabili “licenze cinematografiche”.

 

Chi si aspettava incontri bollenti tra i due protagonisti a seguito della trasformazione di Bella resterà deluso; allo stesso modo, anche la battaglia finale subisce una rivisitazione evidente, ma assolutamente non sgradevole che nel complesso stimola un coinvolgimento maggiore rispetto al libro nello spettatore.

di Maria Rita Graziani

 


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