"Benvenuti al Sud", come 'convertire' un leghista

La recensione del film

09 Ottobre 2010   11:18  

Regia: Luca Miniero
Cast: Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro, Valentina Lodovini, Nando Paone,  Giacomo Rizzo, Teco Celio, Fulvio Falzarano, Nunzia Schiano, Alessandro Vighi, Francesco Albanese, Salvatore Misticone, Riccardo Zinna, Naike Rivelli
Genere: Commedia
Durata: 102 minuti
Voto: OO 1/2

Alberto, responsabile dell'ufficio postale di una cittadina della Brianza, sotto pressione della moglie Silvia, è disposto a tutto pur di ottenere il trasferimento a Milano. Anche fingersi invalido per salire in graduatoria. Ma il trucchetto non funziona e per punizione viene trasferito in un paesino della Campania, il che per un abitante del nord equivale a un vero e proprio incubo. Rivestito di pregiudizi, Alberto parte da solo alla volta di quella che ritiene la terra della camorra, dei rifiuti per le strade e dei “terroni” scansafatiche. Con sua immensa sorpresa, Alberto scoprirà invece un luogo affascinante, dei colleghi affettuosi, una popolazione ospitale e un nuovo e grande amico, il postino Mattia, al quale darà una mano per riconquistare il cuore della bella Maria. Il problema ora però è un altro: come dirlo a Silvia? Già, perché da quando è partito, non solo il loro rapporto sembra rifiorito, ma agli occhi dei vecchi amici del nord Alberto è divenuto un vero e proprio eroe…

Da una geniale commedia francese, conosciuta in Italia con il titolo "Giù al Nord", i napoletani doc Luca Miniero (regia) e  Massimo Gaudioso (sceneggiatura) tirano fuori dal loro cilindro una gradevolissima commedia sui pregiudizi del nostro Belpaese ai tempi dello splendore politico della Lega Nord. Attenzione, però, perchè non è assolutamente un film schierato, anzi, è una commediola leggera (nel senso più nobile del termine) che gioca intelligentemente con i clichè ed i luoghi comuni.

Miniero aveva già affrontato il tema delle differenze tra Nord e Sud nel delizioso "Incantesimo napoletano", sua opera prima (realizzata col collega Paolo Genovese) passata quasi inosservata. Gaudioso, invece, aveva affrontato i problemi della sua terra in maniera decisamente più seria con "Gomorra". Qui, però, qualsiasi polemica sociale è messa al bando ed il film è una specie di manifesto in difesa del Mezzogiorno italiano che, pur avendo mille problemi e contraddizioni, è dotato di un fascino paesaggistico e folkloristico notevole ma troppo spesso messo in secondo piano.

Claudio Bisio si conferma attore di razza e comico eccelente, capace sia di tenere la scena che di fare la spalla ai vari personaggi di contorno. Bene anche Angela Finocchiaro, interprete di lusso qui nei panni di padana intransigente. Finalmente positiva la prova di Siani, perfetto quando adatta il personaggio alle sue corde, deludente quando cerca di fare il nuovo Troisi. Valentina Lodovini è attrice dotata di grande talento ma non è napoletana e si sente. Se il film è ben riuscito, però, lo si deve anche e soprattutto alla vis comica dei tanti caratteristi presenti, autentica anima di questa pellicola.

"Benvenuti al Sud" è un esempio, sempre più raro nel cinema di oggi, di commedia divertente senza essere volgare. Condisce di sketch gustosissimi quasi tutta la durata del film, escludendo il finale davvero troppo melenso. Buon prodotto senza pretese.

Francesco Balzano

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