La recensione de 'L'uomo nell'ombra'

Speciale cinema

18 Aprile 2010   14:05  

L'uomo nell'ombra

Regia: Roman Polanski
Cast: Ewan McGregor, Pierce Brosnan, Kim Cattrall, Olivia Williams, James Belushi, Timothy Hutton, Eli Wallach, Tom Wilkinson, Robert Pugh, Jaymes Butler, Daphne Alexander, Marianne Graffam, Nyasha Hatendi, Angelique Fernandez, Glenn Conroy, Kate Copeland, Tim Preece, Anna Botting, Yvonne Tomlinson, Milton Welch, Tim Faraday, Jon Bernthal
Genere: Thriller
Durata: 131 minuti
Voto: OO 1/2

Quando un bravissimo ghostwriter accetta di completare le memorie dell'ex Primo Ministro britannico Adam Lang, il suo agente gli assicura che è l'occasione della vita. Ma il progetto sembra maledetto fin dall'inizio, quantomeno perché il suo predecessore, lo storico assistente di Lang, è morto in uno sventurato incidente.
Il film di Roman Polanski è un caso più unico che raro in quanto il titolo italiano è sicuramente più intrigante di quello originale. Se il "Ghost writer" ("Lo scrittore fantasma) dell'edizione anglo-americana può essere riferito solamente al personaggio di Ewan McGregor. "L'uomo nell'ombra" versione nostrana può calzare a pennello sia per lui che per quello interpretato da Pierce Brosnan. Entrambi sono infatti  figure che si muovono nel buio, offuscate da burattinai senza scrupoli pronti a manovrarli senza rimorsi. Il giornalista è vittima del mondo del politico, che si muove tra intrighi, accordi e macchinazioni. Ma il primo ministro inglese (ogni riferimento a Tony Blair non è puramente casuale) è a sua volta il pupazzo degli Usa, nazione megalomane e decisa ad avere tutto il popolo britannico ai propri piedi. Il succo del discorso, è che tutta la politica è un pericoloso gioco al massacro, dove tutti se stanno agli ordini sono utili, ma nessuno, in special modo i ribelli, è indispensabile. Della serie, o sei con noi oppure è meglio per te se rimani nell'ombra. Appunto.
Polanski dirige un avvincente thriller dai toni cupi, a sottolineare una storia dove le tenebre vincono sulla luce, vecchia ma sempre efficace metafora del bene e del male, ma soprattutto dove non si vede alcuna via d'uscita. Probabilmente sul pessimismo del regista influisce anche la sua situazione personale. Come tutti sanno, infatti, si è trovato costretto a finire di girare la pellicola nel chiuso di un bunker in Svezia, dove sta scontando gli arresti domiciliari per vecchi abusi ai danni di una minorenne. Ottimo il cast, con un Ewan McGregor che, dopo l'eccellente prova in Il mago della truffa, sta finalmente lentamente tornando ai livelli di Trainspotting dopo alcune scelte lavorative quantomeno discutibili. Bene anche Pierce Brosnan che, a due anni dal successo di Mamma mia, torna a fare un film da protagonista ed assolve alla grande il proprio compito. Buona, infine, la prova di Kim Cattrall, pronta a lasciare in camerino gli abiti trendy della Samantha di Sex and the city, per indossare quelli decisamenti più austeri di first lady.
Qualcuno l'ha definito un thriller alla Hitchcok, ed effettivamente L'uomo nell'ombra ha la forma ed i contenuti dei capolavori del maestro (il finale fulmineo e scioccante ne è un esempio), ma il film di Polanski è lento, ed il ritmo inceppato penalizza parecchio l'intera operazione.

Francesco Balzano

GUARDA IL TRAILER SU YOUTUBE


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore