Nel primo anniversario della scomparsa di Alfredo Castelli, riflettiamo sulla sua eredità nel mondo del fumetto italiano e sulla sua inesauribile curiosità che ha ispirato generazioni di lettori e autori.
Alfredo Castelli, nato a Milano il 26 giugno 1947, è stato un fumettista e critico letterario di spicco nel panorama italiano. La sua carriera, iniziata nel 1965 con la creazione di "Scheletrino" per "Diabolik", lo ha portato a fondare la prima fanzine italiana, Comics Club 104, nel 1966. Nel 1982, ha dato vita al suo personaggio più celebre, Martin Mystère, il "Detective dell'Impossibile", una serie che continua a essere pubblicata mensilmente da Sergio Bonelli Editore.
Oltre a Martin Mystère, Castelli ha creato personaggi umoristici come Omino Bufo e ha collaborato con numerose testate, tra cui Tiramolla e Topolino. La sua versatilità lo ha portato a ricoprire ruoli come autore televisivo e radiofonico, sceneggiatore cinematografico, giornalista e storico del fumetto.
Chi ha avuto il privilegio di lavorare con lui ricorda la sua curiosità insaziabile e la capacità di trasformare ogni conversazione in un viaggio affascinante attraverso aneddoti storici e culturali. Come racconta Luca Del Savio, che per anni ha condiviso con lui la vita di redazione, Alfredo era capace di procrastinare un lavoro per il semplice piacere di raccontare qualcosa di nuovo e interessante:
"Si faticano a enumerare le occasioni in cui, pur di procrastinare la consegna di un lavoro, Alfredo lasciava il suo ufficio e, mani intrecciate dietro la schiena, cominciava ad aggirarsi tra le scrivanie di via Buonarroti 38. Se nei pressi di una di queste trovava una sedia libera, era fatta! Prendeva posto e, indipendentemente dal fatto che la persona dall'altra parte del tavolo fosse più o meno impegnata, iniziava a raccontarle qualcosa.”
Il suo talento narrativo non si limitava alle pagine dei fumetti: sapeva incantare gli ascoltatori con storie ricche di dettagli, date e riferimenti culturali, costruendo ogni racconto con la maestria di un affabulatore.
"Da grande narratore qual era, sapeva bene come la preparazione sia fondamentale per far comprendere all'ascoltatore ogni dettaglio di quanto gli sarà raccontato di lì a poco."
A un anno dalla sua scomparsa, avvenuta il 7 febbraio 2024, il mondo del fumetto italiano continua a sentire la mancanza di una figura così influente e innovativa. La sua eredità vive nelle pagine dei suoi lavori e nell'ispirazione che ha dato a nuove generazioni di autori.
"La montagna di conoscenza castelliana ha prodotto una valanga di informazioni distribuite nel tempo, facendomi capire come ogni storia sia come un fiume, prodotto di mille affluenti, che inevitabilmente si dirama in altrettanti rivoli: ho compreso come sia divertente esplorarli tutti quanti, grazie alle storie a fumetti di Alfredo e ai suoi racconti."
In questo anniversario, ricordiamo Alfredo Castelli non solo per le sue opere, ma anche per la sua capacità di vedere il mondo con occhi sempre curiosi, insegnandoci l'importanza di mantenere viva la sete di conoscenza e la meraviglia per l'ignoto.
Nel video l'omaggio di Alex Dante.