30 anni di Super Mario ed Ora Aiuta Anche i Rifugiati Siriani

13 Settembre 2015   05:00  

Negli anni Ottanta e Novanta era un idraulico italo americano, diventato poi icona dei videogiochi di tutti i tempi. Oggi il personaggio inventato dalla Nintendo, Super Mario, è stato 'adottato' da un netizen siriano, Samir al-Mufti, che lo ha trasformato in un rifugiato. Come il Super Mario originale doveva attraversare un mondo fantastico ostile per raggiungere una principessa in difficoltà, quello modificato in chiave attuale è un rifugiato siriano che compie il pericoloso viaggio dal suo Paese natale in guerra fino all'Europa.

La trasformazione dell'eroe dei videogiochi degli anni Ottanta e Novanta è diventata virale sui social media, dove Super Mario incontra trafficanti di esseri umani, intraprende un pericoloso viaggio in mare e si trova davanti la polizia di frontiera prima di riuscire a raggiungere un posto sicuro. Lo stesso Mufti è un profugo siriano, ora vive in Turchia.

Nel mondo reale si stima che siano stati più di 300mila i rifugiati siriani e di altre nazionalità che nel 2015 hanno tentato la fuga in Europa, secondo l'Unhcr. La maggior parte di loro proveniva dalla Siria, mentre circa tremila hanno perso la vita cercando di attraversare il Mar Mediterraneo. ''La vita di un rifugiato siriano è come appare nel gioco'', ha spiegato Mufti in un'intervista al sito in lingua araba dell'Huffington Post. ''Devi superare diversi livelli prima di poter raggiungere il Paese dove chiedere asilo'', ha aggiunto.

Nel videogioco chiamato da Mutfi 'Super Mario Bros.: The Asylum Stage', il protagonista diventa grande non con un fungo, come nella versione originale, ma con una bandiera della Turchia, a sottolineare il ruolo di Ankara nell'accogliere i rifugiati. Il Super Mario profugo raccoglie soldi, che poi gli serviranno per pagare i contrabbandieri. E prima di raggiungere il castello, raffigurato come un campo profughi, salta sventolando la bandiera dell'Unione Europea.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore